
Il segreto abbonda nella parte bianca della buccia che generalmente viene buttata, lo dice uno studio dell’Università A&M, in Texas
Cagliari, 24 ago. – Le regioni calde d’Italia hanno vantaggi enormi sul benessere dell’uomo. Almeno in questo la Sardegna può ritenersi avvantaggiata. Quanto più le stagioni sono lunghe e calde quanta più probabilità si ha di consumare le angurie a tavola. Talvolta non si presta l’attenzione giusta, ma uno studio dell’Università A&M, in Texas di alcuni anni fa, indirettamente conferma questo dato. Il clima caldissimo stimola il consumo dell’anguria e questo elemento non può passare inosservato per gli uomini del nostro tempo stressati dalla frenesia della vita moderna. Alcuni giorni fa ho parlato della bontà delle angurie di Serrenti. Alcuni lettori ci hanno simpaticamente cucito sopra i loro curiosi ricami e ricamini. Ho fatto riferimento a Serrenti, non per questioni di campanile, ma soprattutto perché ha una campagna, che contrariamente ai paesi contermini di Serramanna, Samassi, Sanluri e Furtei, stenta ad introdurre la cultura dell’agricoltura da orto. Pure l’Amministrazione comunale, sensibile ai fenomeni dell’occupazione e del lavoro, ha cercato di stimolare l’interesse dei giovani e delle massaie verso le orticole attraverso la formazione professionale delle Agenzie Agricole Agris e Laore. Ed è un vero peccato perché l’orticoltura, se ben praticata, da delle risposte alle casse dell’economia familiare molto più velocemente delle indispensabili colture cerealicole. Ho segnalato Serrenti perché quei terreni non hanno mai visto le angurie coltivare in forma estensiva, per cui hanno intatta l’energia per portare a maturazione le angurie di alta qualità. Angurie ricche di citrullina nella polpa e nella parte bianca che l’avvolge. Questa sostanza contribuisce per qualificare l’anguria con il curioso appellativo di “frutto della passione”. In questi ultimi giorni il prezzo dell’anguria è calato, la si può trovare anche a meno di 50 centesimi il kg; chi fosse è interessato può fare incetta dei cocomeri della salute. Secondo lo studio della Texas A&M University, finanziato dal Dipartimento di Stato americano, sei fette di cocomero producono gli stessi effetti di una pillola colorata e senza effetti collaterali. Il principio base è la citrullina, “un amminoacido che una volta nell’organismo si trasforma in arginina, un altro amminoacido che interviene positivamente sul cuore e promuove la dilatazione dei vasi sanguigni producendo un risveglio dell’eros”. Da tenere conto però che la citrullina è contenuta in basse quantità nella polpa colorata mentre è più abbondante nella parte bianca, quella che normalmente viene buttata. E così l’anguria prodotta in Sardegna, grazie alle alte temperature, da Cenerentola sale sul podio dei prodotti vegetali eccellenti, croccanti e di acqua buona, da consumare a volontà per l’accumulo della magnifica arginina sul corpo umano.
Fulvio Tocco