Allevamento: bovini di qualità pregiata, ancora bloccati gli aiuti regionali per il 2015
- Red.
- 22 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Cagliari, 22 set. - La Giunta regionale intervenga per sbloccare il pagamento dei contributi per i bovini di qualità pregiata, che centinaia di aziende sarde aspettano dallo scorso anno: lo chiede in un’interpellanza il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. L’ultimo bando relativo agli aiuti per l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di razze pregiate risale infatti al 2015, mentre i pagamenti da parte dell’Agenzia Argea sono iniziati nell’aprile di quest’anno e si sono subito bloccati. Gli aiuti, istituiti con legge regionale nel 2009, hanno consentito di erogare, tra il 2010 e il 2013, finanziamenti per circa 5 milioni di euro, con evidenti ricadute positive sul comparto, tra cui l’organizzazione della mostra nazionale dei bovini da carne ad Ozieri.
Mentre i primi bandi si erano caratterizzati per la rapida attuazione e i pagamenti immediati, quello pubblicato da Argea nel 2015 ha provocato sin da subito le proteste delle associazioni di categoria per le direttive lacunose e poco chiare che avrebbero potuto portare alla bocciatura di oltre il 50 per cento delle domande presentate. Dopo i primi pagamenti, risalenti a cinque mesi fa, restano ancora da liquidare circa cinquecento pratiche, per un importo stimato intorno al milione di euro. Dedoni chiede al Presidente della Regione e all’Assessore all’Agricoltura quali sono i motivi del blocco, che danneggia un comparto “abbandonato a se stesso, strozzato da regolamenti, orpelli legislativi e richieste onerose, oltre che dagli effetti della crisi economica”, e perché non è stato pubblicato un nuovo bando per il 2016, una lacuna che rischia di dimezzare il valore dei capi, causando gravi danni alle aziende. Il capogruppo chiede inoltre all’esecutivo di intervenire presso Argea perché siano sbloccati i pagamenti relativi al 2015 e di fare le opportune valutazioni sull’operato dell’Agenzia, che ha dimostrato “inadempienza, incapacità gestionale e disinteresse nel recepire le indicazioni che giungono dal comparto”.
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