Crisi: allevare lumache può essere una svolta per combattere la disoccupazione
- Fulvio Tocco
- 24 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Ma non puo’ essere un Bando pubblico ad avvicinare i giovani all’elicicoltura
Cagliari,24 set. - Come è possibile che tanta gente, di ogni parte della Sardegna, sia interessata all’allevamento delle chiocciole! L’attività è complessa, costosa e di non sicura riuscita eppure sono in tanti che chiedono informazioni per poter praticare l’elicicoltura. Gli interessati prima di attingere informazioni pericolose dovrebbero chiedere a chi l’esperienza l’ha già compiuta sul campo. Basta domandare a chi ha l’attività in piedi e saranno loro a dare le prime utili informazioni. Non può essere il Psr a scatenare questa immotivata vena allevatoriale. Allevare le chiocciole con l’alimentazione vegetale è un’attività molto vincolante e richiede tanta pazienza oltre ad una giusta conoscenza della biologia e dell’etologia del gasteropode. Così come è essenziale la conoscenza dei vegetali utili per la loro difesa dal clima e per la loro alimentazione quotidiana.
Allevare chiocciole non è un mestiere per chi intende crearsi un reddito dalla mattina alla sera; o da chi non ha tempo da dedicare alla campagna, ma di chi intende provare seguendo alla lettera i tempi del ciclo naturale di questi animali e dei vegetali ad essi necessari, con la consapevolezza che il ciclo biologico di crescita dei gasteropodi è molto più lungo del ciclo dei vegetali utilizzati per la loro alimentazione. Talvolta, in Sardegna, come è successo con la lunga e calda estate 2016, pur seguendo pedissequamente un corretto programma allevatoriale non si ottiene ugualmente il risultato atteso perché si tratta di allevare un animale inferiore che mal si adatta alla domesticazione in impianti all’aperto. Magari in altre regioni d’Italia sarà più fattibile.
Chi immagina di fare impresa chiedendo un mutuo, pensando di utilizzare manodopera esterna o magari prendendo in affitto un fondo rustico, nel giro di un anno o due, vedrà a dispetto della caparbietà, il suo investimento finire molto male. La Sardegna è una di quelle regioni europee che ha sperimentato negli anni 1999-2004 l’allevamento della chiocciola da gastronomia a ciclo biologico completo (sistema naturale) in 220 punti diversi maturando una notevole esperienza in materia di elicicoltura. Tale prova aveva lo scopo di testare, nelle quattro provincie storiche, il comportamento delle chiocciole in ogni stagione dell’anno su ogni diversità di suolo, di vento, di acqua d’irrigazione, di cibo, di altitudine dal livello del mare all’alta collina e l’attitudine umana a condurre un allevamento di “lumache”.
Una sperimentazione che ha consentito di dire, senza essere smentiti, che allevare chiocciole, con le dovute accortezze legate alla protezione dei volatili e senza tante pretese è anche possibile, ma senza immaginare di trarre il guadagno per garantirsi un lavoro.
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