Colture: attenzione, Bastardoni non si nasce, si diventa!
- Fulvio Tocco
- 30 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Aiutano ad affrontare i cambi di stagione grazie al calcio, al ferro e ad altre vitamine dalle proprietà antiossidanti, come la vitamina A (sotto forma di betacarotene)

Cagliari, 30 ott. - Chi si mette in testa di interessarsi ai Bastardoni lo fa a ragion veduta. E se lo fa significa che ci ricava qualcosa d’interessante. Nell'uso comune il termine viene impiegato come sinonimo di altri appellativi. A volte pure per offendere! Questo succede a chi non ama la natura, a chi non apprezza il lavoro altrui. In verità esistono profonde differenze tra il bastardo e il Bastardone. E di fronte al clima che cambia io sono convinto che prima o poi ci dovremo occupare dei Bastardoni. Ignorarli significa non avere nessuna capacità’ di lettura del territorio e delle sue risorse. E se aspettiamo che queste capacità’ le tirino fuori i colletti bianchi campa cavallo; il clima avrà già mandato via un gran numero di giovani dalla nostra isola per aver ignorato che siamo di fronte ad un cambiamento climatico che ci sta portando verso una nuova era: l’Era del Sole.
Chi ha responsabilità’ di governo, deve pensare ora su quale utilizzo puntare per la risorsa terra in funzione dello sviluppo per i prossimi 20 anni. E dai primi approfondimenti ci accorgeremmo che ai Bastardoni è necessario mirare. Per la prima volta a livello globale, nel 2015 la concentrazione media di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera ha raggiunto il traguardo di 400 parti per milione (ppm) e nel 2016 ha registrato nuovi record: siamo all'inizio di una nuova era della realtà climatica. Per cui anche il piano colturale delle Aziende agricole della Sardegna dovrà prevedere delle colture, in accompagnamento a quelle resistenti dei macro comparti, che meglio si adattano ai climi semi aridi.
Il Bastardone, di cui in questi giorni inizia la raccolta, è un vero e proprio tonico, ottimo alleato naturale contro fatica e stress, aiuta a rigenerare le cellule ed è efficace per i problemi legati all’attenzione e alla mancanza di concentrazione degli studiosi, degli artisti, dei politici e delle alte burocrazie, nei casi di iper-eccittabilità nervosa, di insonnia e di depressione. Però il bastardone non è un prodotto della natura è l’uomo che ci mette sapientemente le mani. I “bastardoni” sono i frutti ottenuti dalla seconda fioritura del Fico d’India, indotta con la soppressione manuale (“scozzolatura”) del primo fiore.
La maturazione inizia a ottobre e si protrae sino a fine novembre-dicembre. I frutti sono di maggior pregio: più grossi e gustosi, con polpa più consistente. Ecco perché quando il clima diventa più arido bisogna chiedere aiuto anche ai sottovalutati “Bastardoni”.
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