Il melograno da reddito, una valida alternativa nell’eta' del sole

Muntoni: col clima che cambia è un dovere per noi fornire delle alternative agli agricoltori della Sardegna

Villasor (Ca), 4 nov. - L’Agenzia Agris è impegnata nella valorizzazione del melograno da reddito come pianta da espandere per creare economia aggiuntiva in Sardegna. Si tratta di una pianta che si adatta ai climi semi-aridi che produce dei frutti dai benefici infiniti assai richiesti dal mercato dei consumatori più attenti alla salubrità dei cibi.

Nell’azienda di Villasor è stato realizzato un campo dimostrativo comprendente 32 accezioni varietali, raccolte nelle varie zone rurali della Sardegna dal dirigente responsabile del progetto di ricerca Dr. Martino Muntoni. Il sistema d’impianto adottato, “con piante ad altezza d’uomo” sta dando i primi risultati produttivi. I frutti prodotti dall’impianto hanno un ottimo spetto estetico. Ma l’annata agraria di verifica vera e propria sarà la prossima (2016/2017) quando entreranno in produzione le restanti piantine messe a dimora nel 2015. Nel comparto ortofrutticolo c’è già chi immagina una significativa produzione in Italia a partire dall’anno 2019. Attualmente quasi tutto il prodotto che viene commercializzato alla stato fresco è rappresentato da frutta importata.

Alcuni curiosi dati sulla coltivazione del melograno in Italia li abbiamo appresi dall’esperto Alessandro Cenzuales, direttore del settore ortofrutta di Terremerse: “Dal punto di vista della produzione, la si può definire a buon titolo una novità per l'Italia, tanto che ad oggi non si sa con esattezza quanti siano gli ettari coltivati a melograno nella penisola; c'è che dice 200, chi 600. In ogni caso, si è lontani dai volumi prodotti dai big di questo frutto. L'Iran ne coltiva 65mila ettari, l'India quasi 55mila, il dato cinese non è noto, mentre in Europa il grosso della produzione è concentrata nell'area del Mediterraneo.”

Il prodotto locale per ora segue la strada della vendita del fresco. Mentre quello internazionale soprattutto, segue due percorsi di vendita, quello del prodotto fresco e quello diretto all’industria per la realizzazione di succhi, estratti, gelatine o altri preparati. Va da se che la prima scelta è indirizzata al mercato del prodotto fresco, i frutti meno belli saranno diretti alla trasformazione.

Ad ogni modo si tratta di una pianta da frutto non del tutto approfondita che può essere una soluzione per allargare le attività produttive in agricoltura. Chissà che un giorno si possa arrivare ad avere, la massa critica, per giustificare gli studi e gli investimenti finalizzati all’estrazione del succo e dell’olio dai semi di melograni essiccati, molto richiesto per le proprietà farmacologiche.

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