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Allevamento: E’ realistico il business delle chiocciole?

  • Fulvio Tocco
  • 25 nov 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Muntoni (Agris): preoccupa l’eccessiva aspirazione dei principianti a voler allevare chiocciole da gastronomia senza conoscerne le caratteristiche biologiche

Cagliari, 25 nov - La promozione del comparto elicicolo su internet si fa talmente ben percepire che invoglia le persone, in cerca di lavoro, a diventare allevatori di chiocciole da gastronomia senza i necessari approfondimenti della materia. La facilità con cui ci si avvicina all’allevamento si traduce, di norma, in una spiacevole chiusura dello stesso dopo averci speso tempo e danaro. Ovviamente i tracolli colpiscono soprattutto i più ostinati, ossia coloro che si innamorano di una attività senza averla sufficientemente approfondita.

L’ ostinazione ha prodotto nell’isola danni economici rilevanti: diversi sono gli allevatori che hanno cessato l’attività appena si è manifestato il fenomeno della “stanchezza” del terreno che le ha contenute. Attualmente, anche in concomitanza dei bandi del Psr, sono in tanti che si rivolgono all’Agenzia Agris per conoscere le esigenze di questi simpatici molluschi. Il numero consistente dei partecipanti all’iniziativa organizzata il 18 novembre 2016, dall’Agenzia Laore, ad Oliena lo conferma. La stessa Agenzia Laore, sollecitata dagli aspiranti elicicoltori, ha ritenuto di replicare la riunione nel Comune di Suelli per il 30 novembre. La “pressione” esercitata dall’utenza verso le Agenzie agricole, in parte, dipende proprio dalle informazioni che si traggono dalla rete. Spesso accade che le persone scevre da esperienze agricole immaginano davvero dei facili guadagni.

La realtà dice altro: allevare le chiocciole è un’impresa ardua e dura. Ora, di fronte alle esperienze maturate in Sardegna è giusto domandarsi: è realistico il business delle chiocciole? Dalle esperienze maturate è possibile dire, senza essere smentiti, che allevare chiocciole non fa arricchire nessuno. Curiosamente, da alcuni mesi, il fenomeno assume carattere ancora più preoccupante per il fatto che per realizzare un impianto a regola d’arte c’è chi ricorre anche alla pratica del mutuo bancario; quando arrivano le ratte da pagare nascono i primi scoramenti ma ormai è troppo tardi per capire che all’elicicoltura ci si avvicina con la massima prudenza. Si tratta di animali che, di norma, non rispondono ai programmi previsti dall’uomo.

Nell’annata agraria 2015/2016 si è avuta l’ennesima conferma che in Sardegna, di fronte al clima che cambia, in determinate aree di pianura è quasi impossibile allevare le chiocciole in pieno campo. Infatti l’attività trofica, da giugno a settembre, è quasi del tutto assente con tutto ciò che ne deriva dal punto di vista della moria e dei fenomeni di nanismo, rendendo le chiocciole invendibili.


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